“A tutte le donne” di Alda Merini
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, vi propongo il bellissimo componimento “A tutte le donne” di Alda Merini, poetessa che seppe descrivere l’animo umano tra morte e rinascita.
Testo
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Commento
La poesia è dedicata a tutte le donne. Ancora oggi, purtroppo, le donne sono considerate il “granello di colpa”: una dimensione tratta dall’immagine di Eva che, anche al cospetto di Dio, la rendeva schiava e peccatrice. Allo stesso tempo, Alda Merini descrive la donna sia come essere fragile, per le sue vicende che hanno segnato la storia, che come la “madre del Paradiso”; concetto che richiama la “donna Angelo” di Dante Alighieri.
Ogni donna ha lottato per affermarsi e per dimostrare il proprio valore, anche nell’ottica di trasmettere alla popolazione quanto Ella meriti di essere trattata dignitosamente. Nonostante i soprusi e le ingiustizie, la donna si risolleva come un ramo che non cede al vento, lotta con lacrime e amore e si paragona alla “Terra” in quanto madre di tutte le madri.